Qual è la funzione dell’amministratore di condominio?
Semplificando, la funzione dell’amministratore di condominio è quella di salvaguardare gli interessi sia del proprietario dello stabile, sia dei singoli utenti che vi abitano.
Un buon amministratore di condominio, dunque, è in grado di mantenere in condizioni ottimali gli spazi comuni interni ed esterni (accessi, parcheggi, terrazze, giardini e cortili, etc.), verifica regolarmente lo stato degli impianti (elettrico, idrico, di riscaldamento, etc.) e delle strutture (facciate, cancelli, etc.) e provvede al pagamento dei servizi (sorveglianza, pulizia, portineria, etc.) e delle forniture (illuminazione aree comuni, etc.).
Al tempo stesso, l’amministratore di condominio si occupa della gestione della contabilità condominiale, sia presentando la certificazione unica dei redditi e la certificazione dei redditi dei sostituti di imposta (modello 770), sia provvedendo al versamento delle somme ( tramite modello F24). L’amministratore di condominio, inoltre, deve rendere conto delle spese condominiali effettuate nel corso dell’anno, attraverso l’approvazione del bilancio condominiale. In seguito alla «Riforma del Condominio» (Legge 220/2012), tutte le spese condominiali devono essere erogate tramite apposito conto corrente (poiché i pagamenti in contanti costituiscono illecito).
Come si nomina l’amministratore di condominio?
L’amministratore di condominio tramite votazione in assemblea condominiale: è necessaria la presenza della maggioranza (e almeno metà del valore dell’immobile, secondo le quote stabilite dalle tabelle millesimali ). La nomina dell’amministratore di condominio ha durata annuale ed è rinnovabile (in assenza di revoca) per un altro anno.
Come si revoca l’amministratore di condominio?
I condomini hanno la possibilità di revocare, in qualsiasi momento, la nomina dell’amministratore di condominio, tramite votazione a maggioranza in assemblea.
Inoltre, in caso di gravi irregolarità (es. omissioni nella gestione finanziaria, mancata convocazione dell’assemblea condominiale), uno o più condomini possono richiedere la revoca dell’amministratore di condominio, rivolgendosi all’autorità giudiziaria.
Come scegliere un buon amministratore di condominio?
Alla luce dei suoi obblighi e delle sue (numerose) responsabilità, quello dell’amministratore di condominio non è un compito da affrontare con leggerezza: sono, infatti, necessarie competenze tecniche, burocratiche e fiscali, nonché buone doti comunicative e relazionali. Di conseguenza, quando occorre nominare un amministratore per il proprio condominio, è bene rivolgersi ad un professionista o ad una società specializzata nelle amministrazioni condominiali, piuttosto che affidarsi ad una gestione «casalinga» che, nel tempo, potrebbe arrecare anche grossi inconvenienti.